mercoledì 18 gennaio 2017


Eccomi.
La decisione di aprire un blog dopo tutti questi anni è nata stasera , così , all'improvviso , come una rivelazione. 
Sono 25 anni che soffro di ansia. Probabilmente non me ne son accorta subito ,ma dentro di me ho sempre capito che c'era qualcosa che non andava. Non andava a scuola quando mi veniva la tachicardia solo per rispondere  "Presente." all'appello e quando non riuscivo ad alzare la mano anche se sapevo una risposta. Quando in quinta elementare ero talmente sotto stress per il carico di compiti e responsabilità che non mangiavo più , avevo paura di strozzarmi , il cibo non passava dalla gola ed ero nervosa. La classica bambina timida , chiusa ,  intelligente , sensibile a dismisura e solitaria. Che non riusciva a dire di no alle maestre che la volevano perfetta. Qualche no , col senno di poi , sarebbe stato giusto. E anche qualche bel vaffanculo. 
Qualcosa in me non è andato mai nel verso giusto. Alle medie, quando il mio unico tallone d'achille , la matematica ,cominciava a farsi sentire , iniziò a farsi sentire anche altro : una forma leggera e inconsapevole di autolesionismo. Un giorno , senza sapere come , sorpresi la mia mano sotto il banco spingere  il beccuccio rotto di una penna nella pelle dell'altra mia mano. Così. Uno sfogo di rabbia. Evito di nominare il bullismo , quello ce l'abbiamo avuto un pò tutti.
In quel periodo arrivò la tortura del busto. Ho la scoliosi cervicale. Quello strumento di tortura che dovevo portare ogni notte mi fece conoscere un nuovo mondo del dolore. Faceva male. Era una costante coltellata alla schiena. Lo portai per due anni , mi pare ,poi lo rifiutai. Assieme alla ginnastica correttiva che feci per quattro anni. Ansia. Era una gabbia di metallo , gelida, fredda. Ansia. Non potevo stare in piedi , ne seduta , il busto milwaukee è uno strumento di tortura. Non mi dilungherò per ora. Dirò solo che da quello ho imparato un nuovo tipo di dolore , quello fisico ed emotivo , da dover sopportare per forza. Per forza. La schiena faceva male. Mi mordevo  mi graffiavo per superare quel male. E ,nel silenzio ,passarono gli anni.
Le superiori. Lì iniziarono le prime crisi d'ansia forse vere e proprie ,ma me ne resi conto solo dopo. Sorvolando , arriviamo all'università. Quella prigione chiamata università. 
Negli ultimi anni le cose sono crollate , come in un terremoto, tutto trema , tutto frana. Si vive in una falsa allegria che sparisce e diventa angoscia. Ansia. Panico. Gli esami. I problemi di salute. Lo studio. Il futuro. Ansia. Ansia. Resti indietro. Ansia. I sensi di colpa. Ansia. Il corpo che cede. Ansia. Dolori. Somatizzazione. Sei pazza. Sei pazza. Sei pazza. La gola chiusa. Non respira. Muoio. Ansia.

E' tutto confuso , tutto veloce e chiedo scusa , è solo una bozza , un battito di occhi di 25 anni di vita. Perchè , si , ho 25 anni e vivo costantemente con l'ansia. Non so più cosa sia lo stare bene , lo stare rilassati , non lo so , il mio cervello non lo sa, l'ha dimenticato del tutto. Chiamatela ansia generalizzata , chiamatela come vi pare. Questa è la mia. Vi presento Ansia, la mia peggiore amica. E vi racconterò di lei in modo più dettagliato nei prossimi post.Lei è felice di conoscervi.